martedì 1 settembre 2015

❤ Candele in cera di soia (lavanda, camomilla, verbena, caffè)

Ormai finisce l'estate e si torna alla monotonia dello studio. Di quella lunga lista di progetti da realizzare ho fatto ben poco, ma almeno mi sono rilassata e divertita in buona compagnia :)
Tra le poche cose ho finalmente confezionato qualche candela dopo tanti mesi senza cera di soia. Oltre alla cera ho anche preso dello stoppino al 100% di lino e cotone e realizzato appositamente per cere vegetali, davvero fantastico! :) 
Rifornito lo scaffale di materia prima, un bel pomeriggio ho radunato i miei attrezzi, ho raccolto qualche rametto di lavanda e mi sono messa al lavoro. Questo è il risultato:

Candela in cera di soia con o.e. e fiori di lavanda, in barattolo.
Candela in cera di soia con o.e. di fiori di lavanda, in barattolo.
Candela in cera di soia con chicchi e caffè in polvere, in tazzina.
Candela in cera di soia con chicchi e caffè in polvere, in tazzina.
Candele in cera di soia in contenitori da yogurt.
Candela in cera di soia con o.e. e fiori di lavanda, in contenitore da yogurt.
Candela in cera di soia con o.e. di verbena e fiori di camomilla, in contenitore da yogurt.
Non poteva mancare la modella, Sophia ❤

❤ Anaïs

giovedì 25 giugno 2015

♥ Torta di compleanno vegan al cioccolato con mandorle e cannella per M.

M. ha compiuto gli anni parecchi mesi fa ma la rapidità non è certo un mio pregio. Fortunatamente ho ritrovato gli appunti della ricetta utilizzata. Ho preso spunto da diverse ricette, ho utilizzato le ricette del pan di Spagna e della ganache al cioccolato proposte in questo Corso di pasticceria vegan e altre ricette facendo qualche variazione. Le dosi della ganache e della cioccolata sono piuttosto indicative, (io avevo utilizzato il doppio di ganache e di cioccolata e ne è avanzata circa la metà) queste sono le dosi "aggiustate" ma se la provate fateci sapere cosa è avanzato/mancato per sistemare la ricetta, in ogni caso la rifarò al più presto per correggerla e migliorarla ☺.


























Pan di Spagna alle mandorle

♥ INGREDIENTI

275 g di farina integrale
190 g di zucchero di canna
8 g di lievito per dolci
150 g di farina di mandorle
300 g di latte di soia
100 g di olio di girasole
una manciata di mandorle tritate (oppure nocciole, noci, pistacchi, arachidi, anacardi ecc)

♥ PROCEDIMENTO
Preriscaldare il forno a 170° C. Mescolare in una ciotola tutti gli ingredienti secchi (farina, lievito, zucchero, farina di mandorle, mandorle tritate), aggiungere il latte di soia e l'olio di girasole e mescolare. Versare l'impasto in una teglia rivestita con carta da forno di 30 cm per 40 cm o di superficie equivalente (ad esempio una teglia rotonda dovrebbe avere circa 40 cm di diametro) e infornare per 30 o 35 minuti.

Cioccolata alla cannella

♥ INGREDIENTI

35 g di cioccolato fondente (di solito è vegan ma è meglio controllare l'etichetta)
20 g di zucchero di canna
20 g di nocciole tritate
40 g di latte di soia
2 cucchiaini da caffè di cannella in polvere

♥ PROCEDIMENTO

Scaldare a bagnomaria il cioccolato e il latte di soia mescolando di tanto in tanto finché il cioccolato non si scioglie miscelandosi interamente al latte. Versare nel frullatore (o in una ciotola alta e resistente al calore se si usa il minipimer) lo zucchero di canna, la cannella e le nocciole tritate, aggiungere il cioccolato col latte di soia e frullare finché il composto non diventa del tutto omogeneo e le nocciole tritate non si sentono più (a meno che non vogliate un effetto leggermente farinoso o croccante). Far raffreddare (raffreddandosi il composto diventa un po' più denso e compatto, quindi se si è utilizzato il frullatore conviene trasferire la cioccolata ancora tiepida in un barattolo o in una ciotola). Nel caso in cui la cioccolata diventasse troppo densa nel momento della farcitura si può aggiungere un po' di marsala, rum o semplicemente del latte di soia, stando molto attent* a non renderla troppo liquida

Ganache al cioccolato

♥ INGREDIENTI

500 g di cioccolato fondente in scaglie o tritato il più finemente possibile
200 g di latte di soia

♥ PROCEDIMENTO

Scaldare il latte di soia in un pentolino e mettere il cioccolato in scaglie in una ciotola resistente al calore. Non appena il latte giunge a bollore versarlo lentamente nella ciotola, aspettare una ventina di secondi e iniziare a mescolare dal centro, prima più velocemente, poi rallentando.

La torta

Ritagliare due cerchi uguali dal pan di Spagna (che dovrebbe essere alto circa 1 cm) utilizzando uno stampo per torte oppure, per evitare di avere degli avanzi, tagliare la porzione di pan di Spagna a metà dando forma a due rettangoli uguali. Ora disporre un pan di Spagna sul piatto/vassoio definitivo, bagnarlo leggermente con poco marsala o rum (si può utilizzare uno stecchino per graffiare appena la superficie e far passare meglio il liquido) farcire con la cioccolata alla cannella (si può anche aggiungere qualche mandorla in scaglie), ricoprire il tutto con un altro strato di pan di Spagna e stendere la ganache sui bordi e sulla superficie. Se la ganache si fosse già raffreddata e addensata aggiungere poco latte di soia (massimo 50 ml circa) finché non raggiunge la consistenza giusta, che deve rendere facile la stesura ma non colare. Infine potete spargere delle scaglie di mandorle o disporre delle mandorle intere o divise a metà per decorare. È sempre meglio far riposare la torta in frigo per qualche ora prima della consumazione.










Spero sia gradita, bon appétit! ☺
♥ Anaïs

martedì 14 aprile 2015

✿ Fotografia: piccioni

Ok, non so proprio nulla di fotografia! Cerco di imparare quel che posso da sola o cercando informazioni su internet (sia sempre lodato) ma prima o poi dovrei fare qualche corso. Queste sono fotografie scattate meno di un mese fa a Vicenza, vicino a casa mia. I piccioni fotografati si trovavano sotto un ponte, negli angoli più reconditi in cui sono soliti sostare per riposare o, chissà, fare assemblea e organizzare la loro ormai prossima conquista totale del pianeta ☺. Tornando seria: mi hanno sempre affascinata poiché, trovandoli dappertutto in città e in gran numero, le persone tendono a non prestare loro attenzione, o addirittura a disprezzarli, ma la loro presenza ci ricorda che non siamo l'unica specie al mondo e che, se riteniamo di poterci considerare quella più evoluta e intelligente (cosa piuttosto dubbia) dovremmo utilizzare questa capacità per prenderci cura delle altre specie e vivere in armonia con esse. Inoltre sono davvero carinissimi e buffi quando gonfiano le piume sul petto e quando camminano muovendo la testa ☺ per quanto possano sembrare umili li ritengo animali davvero incantevoli. ❤














domenica 5 aprile 2015

✱ Cupcakes ai frutti di bosco con panna e fragole



Vorrei postare più spesso ma gli impegni lo studio la pigrizia me lo rende difficile ☺. Questo venerdì ho preparato una cena per il mio compagno M: ho preparato un'antipasto di dischetti di pasta sfoglia ripieni di spinaci (di cui pubblicherò la ricetta) da intingere in una salsina di pomodoro, degli spaghetti con la stessa salsa, un pasticcio di patate e cavolini di Bruxelles e dei cupcakes di frutti di bosco con panna montata e fragole. Per i cupcakes ho tratto la base della ricetta da qui: http://www.veganblog.it/2013/01/09/cupcakes-con-cioccolato-e-rum/ (cercavo dei muffin particolarmente morbidi visto che mi vengono sempre pastosi e questi mi sono sembrati ottimi, infatti sono sofficissimi), ho tolto il cioccolato e il rum aggiungendo i frutti di bosco e le fragole e ho scambiato il cremor tartaro con il lievito per dolci. Riporto comunque la ricetta.

 INGREDIENTI per 12 cupcakes
  • 180 g di farina (io ho usato la farina integrale ai 5 cereali, consiglio l'integrale)
  • 140 g di zucchero grezzo di canna (ho aggiunto un po' di zucchero per equilibrare i frutti di bosco che solitamente danno un sapore un po' amaro o acidulo)
  • 1 cucchiaino di bicarbonato di sodio
  • 1 cucchiaino di sale
  • 1 cucchiaino e mezzo di lievito per dolci
  • 50 ml di olio di girasole
  • 220 ml di frullato di latte di soia e frutti di bosco (ho usato una manciata di frutti di bosco surgelati "lo so: non si fa")
  • 1 cucchiaino di aceto di mele
  • panna montata vegan per decorare (spesso la panna da montare "vegetale" può contenere proteine del latte, controllate sempre gli ingredienti!)
  • fragole e scaglie di cioccolato fondente per decorare ♥ (anche qui controllate l'etichetta se lo cercate vegan)
✱ PROCEDIMENTO

Mescolate insieme tutti gli ingredienti secchi (farina, zucchero, sale, bicarbonato e lievito) e aggiungete il frullato (mettete in un contenitore alto, stretto e graduato una manciata di frutti di bosco, aggiungete latte di soia fino a raggiungere i 220 ml e frullate col minipimer: dovrebbe risultare leggermente denso e di un colore che varia tra il rosa e il viola scuro), l'olio e l'aceto. Mescolate bene e distribuite la miscela nei 12 pirottini, che devono riempirsi per poco più di ¾ dell'altezza. Infornate in forno preriscaldato a 180° C per circa 20 minuti. Il tempo è molto relativo, io controllo che i muffin si gonfino fuoriuscendo leggermente dalla teglia e quando si inizia a sentire il profumo faccio la prova stecchino. Nel frattempo montate la panna (con la frusta elettrica o a mano). Sfornate i muffin e fateli raffreddare, poi guarniteli con la panna (utilizzando il sac à poche o un cucchiaio o inzuppando i muffin nella panna), le fragole tagliate a metà e delle scaglie di cioccolato (o dei frutti di bosco freschi).
Il colore scuro dei muffin li fa sembrare al cioccolato, e secondo alcuni anche il sapore (dunque possono anche essere un'ottimo inganno!☺).



























Se provate a farli fatemi sapere come va! ☺
♥ Anaïs

martedì 27 gennaio 2015

♥ EMPATIA: Uno sguardo su diritti animali, vegetarianismo, veganismo e antispecismo

Cosa sono il vegetarianismo, il veganismo e l’antispecismo? E quali sono i diritti degli animali? Non è facile dare una definizione precisa a questi termini. Il motivo è che la maggior parte delle persone definisce il vegetarianismo e il veganismo delle diete, ma questo vocabolo non è per nulla completo.
  Il vegetarianismo è l’applicazione pratica del diritto alla vita di ogni animale. Può essere anche definita un movimento contro l’uccisione di qualsiasi animale. Limitandosi all'aspetto alimentare consiste nell'esclusione di carne e pesce dalla dieta.
  Il veganismo invece è un movimento per la liberazione animale, segue il principio del rispetto dei diritti animali lottando contro lo sfruttamento, l’allevamento, la cattività, la schiavitù e l’uccisione degli animali. Un/a vegano/a si astiene dall’acquisto e dal consumo di qualsiasi derivato animale come la carne, il pesce, i latticini, le uova e il miele. Lo scopo di entrambi i movimenti è quello di non essere complici, non finanziare, boicottare gli allevamenti (soprattutto quelli intensivi) e le multinazionali facenti parte della grande industria della carne.
  L’antispecismo è probabilmente il termine tra questi meno utilizzato nel nostro linguaggio e dunque più difficile da spiegare. Si tratta di un movimento filosofico, culturale e politico che si oppone allo specismo (la discriminazione basata sulla specie che prevede la concezione degli animali come oggetti o proprietà e il conseguente sfruttamento). I principali diritti animali enunciati dagli animalisti e da filosofi contemporanei che si occupano dell’argomento, come Peter Singer e soprattutto Tom Regan, sono il diritto alla vita, quello alla libertà, alla non-sofferenza e di conseguenza al non-sfruttamento.
  Questo principio di non sfruttamento prevede anche il non finanziamento e il boicottaggio di qualsiasi attività che preveda la cattività o un qualsiasi altro abuso di potere da parte dell’essere umano. Questo abuso legato ad una violazione dei diritti animali è terribilmente frequente nella nostra società. Basti pensare, lasciando da parte l’imponente industria basata sul commercio di animali a scopo alimentare, ai circhi, agli zoo, ai laboratori cosmetici o scientifici, alla caccia, alla produzione di capi d’abbigliamento composti da pellicce, lana, seta, pelle o piume, ai tantissimi prodotti che contengono grassi animali ecc. La nostra società sfrutta sistematicamente determinate specie trattandole come oggetti, merce da vendere o comprare esattamente come schiavi.
  Invece dal punto di vista ambientale l’allevamento intensivo sta producendo gravissimi danni. Per produrre un solo kg di carne, a seconda della specie, si possono consumare fino a 15400 litri d’acqua. Inoltre un terzo della produzione mondiale di cereali è destinata agli allevamenti e per la produzione di un kg di proteine animali sono necessari ben sei kg di proteine vegetali che potrebbero essere direttamente destinate al consumo umano. Altri problemi sono quelli della deforestazione, della perdita della biodiversità, della degradazione del suolo, dell’inquinamento idrico e dell’emissione di gas serra.
  Dal punto di vista salutistico invece è evidente il legame tra il numero dei tumori che aumenta con il sempre maggior consumo di carne e latte pro capite. Le malattie che possono essere causate dai prodotti animali nel complesso sono: cancro, diabete, malattie cardiovascolari, ipertensione, sindrome metabolica e altre.
  La consapevolezza di ciò che mangiamo si diffonde lentamente e il numero delle persone che scelgono una dieta vegetariana è, seppur ridotto, sempre più elevato a discapito del pregiudizio e dell’abitudine che ci porta ad accettare inconsapevolmente il sistema di sfruttamento. Non accettarlo.

♥ Anaïs






















Fotografie scattate a Parco Querini, a Vicenza (a eccezione della fotografia della gatta nera, scattata dalla finestra di casa). ❤